Tra i popoli più importanti di sempre è impossibile non citare i napoletani. Ma vi siete mai chiesti come mai si chiamano partenopei? Scopriamolo insieme.
Una delle più belle e interessanti Regioni di Italia è la Campania, il cui capoluogo è ovviamente Napoli. Si tratta di un posto interessante sotto diversi punti di vista, storico, culturale e gastronomico. Ma come mai i napoletani vengono spesso definiti come partenopei? Ecco che cosa abbiamo scoperto in merito.
Napoli, il capoluogo della Campania
Tutti conoscono Napoli in quanto si tratta del bellissimo Capoluogo della Regione Campania. Parliamo di un comune che si affaccia sul mare e che risulta essere molto antico, in quanto si parla della sua presenza già a seguito della caduta dell’Impero romano. È stato poi al centro di periodi come Umanesimo e Rinascimento e successivamente si è imposto durante il periodo dell’illuminismo.
In un secondo momento la fama di Napoli è diventata mondiale, in quanto si tratta di una città che possiede moltissimi elementi appartenenti all‘UNESCO. Per non parlare poi della fama legata alla storia alla tradizione e alle famose ricette culinarie di cui questo Paese si fa sfarzo anche all’estero.
Perché i napoletani si chiamano partenopei?
L’aggettivo napoletani non è l’unico utilizzato per descrivere coloro che vivono nella città di Napoli, in quanto si usa anche un altro aggettivo altrettanto famoso. Stiamo parlando di partenopei ma per quale motivo i napoletani vengono chiamati con questo aggettivo?
La risposta è molto semplice, in quanto sembra che la nascita di questo nome sia legato a un mito molto famoso ovvero quello della sirena Partenope. Sembra dunque che questa sia la storia a metà strada tra quella degli italiani e quella dei greci, in quanto il mito di questa sirena si riallaccia a quello dell’Odissea e più precisamente alla figura di Ulisse. Per rendere omaggio a questa figura storica e leggendaria quindi i napoletani amano farsi chiamare anche partenopei.
Il mito di Partenope
Partenope era una bellissima sirena che proprio come tutte le altre amava incantare i marinai al fine di portarli alla deriva e non far trovare loro la via di casa. Prima di Napoli infatti, la città si chiamava Partenope perché è proprio qui che la sirena avrebbe deciso di suicidarsi. Partenope era una creatura mitologica a metà fra donna e pesce.
Come tutte le altre sorelle riusciva ad attirare i marinai con il suo canto e alla fine questi finivano per naufragare e perdere per sempre la via di casa. Purtroppo però questa tattica non funziona con Ulisse, il quale, più furbo di tutti gli altri, mise dei tappi di cera all’interno delle sue orecchie in modo da non essere attratto dal canto delle sirene.
Partenope quindi visse questa umiliazione come una sconfitta ed è proprio per questo che decise di annegarsi proprio per la delusione di non essere riuscita nel suo scopo. In sua memoria sorge quindi la collina di Pizzofalcone dove, per l’appunto, la sirena si sarebbe uccisa a seguito di questo fallimento.