I Campi Flegrei sono una zona di Napoli estremamente soggetta all’attività sismica. In caso di eruzione potrebbero infatti verificarsi dei terremoti devastanti. Ecco, dunque, che cosa potrebbe accadere secondo la rivelazione del vulcanologo.
Esistono delle zone in Italia che sono più soggette all’attività dei terremoti di altre. E’ proprio in queste località che bisogna prendere le giuste precauzioni, soprattutto laddove eventi sismici dovessero verificarsi senza troppo preavviso. Tra le tante aree soggette a questo tipo di attività rientrano anche i Campi Flegrei. Ecco che cosa potrebbe accadere nel caso in cui un terremoto si verificasse in questa zona napoletana.
Dove si trova l’area de i Campi Flegrei?
Quando parliamo dell’area dei Campi Flegrei ci riferiamo ad una zona molto grande che si trova nel Golfo di Pozzuoli, a Ovest della città di Napoli. Si tratta di una zona molto particolare, in quanto è presente un super vulcano che potrebbe eruttare da un momento all’altro, comportando notevoli danni per tutti i comuni circostanti.
In caso di eruzione, infatti, le conseguenze più drammatiche si verificherebbero per Napoli, Procida, Pozzuoli, Quarto e Giugliano in Campania. È fondamentale soffermarsi sull‘importanza storica di questa area, tanto che in passato era meta di numerosi viaggi da parte di acculturati e personalità di spicco italiane e straniere. Risulta essere una delle località più attive per quanto riguarda le Terme di Agnano e Puteolane, ma è anche un luogo ricco di interesse storico e archeologico.
Terremoto nei campi Flegrei: ecco cosa si rischia
Come tutti ben sappiamo, l’Italia è una terra soggetta all’attività sismica anche se, ovviamente, alcune zone risultano essere più esposte ai terremoti di altre. Proprio per questo è importante curare al meglio la prevenzione, in modo da lenire i danni laddove eventi sismici dovessero fare la loro comparsa.
A porre l’attenzione sui Campi Flegrei è stato l’esperto in Vulcanologia e Geofisica Giuseppe Mastrolorenzo. L’uomo ha parlato delle tragiche conseguenze che potrebbero verificarsi laddove un terremoto si verificasse in quest’area. Specialmente se lo stesso fosse legato all’eruzione del super vulcano. L’esperto ha poi parlato di come la situazione sia sempre monitorata, ma di come la sismicità non possa essere prevista più in là delle 72 ore canoniche.
Per capire la pericolosità della situazione basta fare riferimento a ciò che accadde centinaia di anni fa nella zona di Pompei ed Ercolano. Eventi ben più gravi potrebbero verificarsi nel presente, in quanto i vulcani di quella zona sembrano essere inattivi da molti anni e potrebbero quindi causare molteplici danni in caso in caso di eruzione.
Come tutelare la popolazione che vive nell’area dei Campi Flegrei?
Come accennato prima, quest’area è sempre monitorata in quanto la possibilità di eruzione non è mai da escludere totalmente. Secondo Mastrolorenzo è importante avere dei piani certificati che permettano alla popolazione di allontanarsi anche laddove il vulcano avesse già cominciato ad eruttare.
È inutile quindi agire secondo piani che non si sono mai concretizzati, in quanto durante l’emergenza sono davvero poche le persone che rispettano le regole. E’ quindi fondamentale che lo Stato e la Regione si impegnino nella promulgazione di alcune regole da seguire anche durante il periodo critico, in modo da limitare i danni e salvare più persone possibili..